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Newsletter {6} | 11.5.2017 | www.colliesini.it | | ||
ProgrammaZIONE 2014-2020. PSR Marche - Misura 19 "Sostegno dello sviluppo locale LEADER"PSR Marche 2014-2020 - Sottomisura 8.1 – sostegno alla forestazione/all'imboschimento Operazione A) Imboschimenti di superfici agricolePSR Marche 2014-2020 - Sottomisura 8.1 – sostegno alla forestazione/all'imboschimento Operazione A) Imboschimenti di superfici agricole
I proprietari, possessori e/o titolari (affittuari o usufruttuari) pubblici e privati della gestione della superficie interessata dall’impegno e loro Associazioni, possono partecipare al bando che favorisce la trasformazione di terreni agricoli in terreni forestali migliorando, così, la protezione del suolo e la biodiversità naturale, grazie alla diversificazione dei soprassuoli, al sequestro del carbonio ed alla riduzione delle pressioni antropiche sul territorio. La dotazione finanziaria per il bando della presente misura è pari ad € 2.000.000,00
Psr Marche 2014-2020 - Sottomisura 10.1 Operazione A) – Produzione integrata per la tutela delle acque.Psr Marche 2014-2020 - Misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” - Sottomisura 10.1 Operazione A) – Produzione integrata per la tutela delle acque. Azione 1 - Produzione integrata. Azione 2 -Produzione integrata avanzata. Gli agricoltori singoli o associati, in possesso dei requisiti previsti dal bando di accesso ai contributi che persegue l’obiettivo di sostenere le tecniche di produzione integrata e di produzione integrata avanzata al fine di limitare gli impieghi di fitofarmaci e fertilizzanti riducendo quindi il carico inquinante delle attività agricole e contribuendo alla tutela degli ecosistemi terrestri e acquatici con conseguenti vantaggi diretti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità naturale, possono presentare domanda di aiuto. Per l’annualità 2017 è assegnato uno stanziamento iniziale di euro 660.000,00 finalizzato alla copertura finanziaria del primo anno di impegno delle domande di sostegno ammesse al finanziamento. La dotazione finanziaria totale ammonta a € 1.422.960,00 di quota FEASR, pari a € 3.300.000,00 di spesa pubblica per i cinque anni di impegno. Per ulteriori informazioni: http://bit.ly/2p4oZmj. Gli approcci collettivi per l'agro-ambiente: strumenti e risorse nei PSR 2014-2020GLI APPROCCI COLLETTIVI PER L'AGRO-AMBIENTE: STRUMENTI E RISORSE NEI PSR 2014-2020
Per il raggiungimento degli obiettivi agroambientali della PAC un approccio cooperativo e partenariale risulta fondamentale per superare i limiti di una filosofia di intervento basata su un rapporto contrattuale tra l'amministrazione ed il singolo beneficiario che si è rivelata spesso inefficace.
L'architettura verde della PAC 2014-2020 si basa su tre elementi principali: lo sviluppo rurale, il pagamento ecologico (greening) e la condizionalità. Sebbene con meccanismi di policy diversi, l'obiettivo principale di questi strumenti è quello di incrementare la produzione di beni pubblici di carattere agro-ambientale. La Commissione europea nel Reg. (UE) n. 1305/2013, dedicato allo sviluppo rurale, sottolinea l'importanza degli approcci cooperativi e partenariali anche in materia ambientale, rendendo disponibili una serie di strumenti che mirano ad incentivare la diffusione di buone prassi nella gestione delle risorse naturali a livello territoriale. Infatti, numerosi studi hanno evidenziato come uno dei principali limiti che, in passato, hanno caratterizzato gli interventi della PAC in materia agro-ambientale, sia stato quello di indirizzare il supporto alle singole aziende, non tenendo conto in maniera adeguata della dimensione territoriale delle risorse che s'intendevano valorizzare. È sempre più evidente, infatti, come, in molti casi, le misure agro-ambientali siano risultate inefficaci, non tanto a causa della loro applicazione, ma piuttosto per la loro stessa filosofia di intervento, basata su un rapporto contrattuale tra l'amministrazione ed il singolo beneficiario. La conservazione della biodiversità, la valorizzazione del paesaggio rurale, la gestione sostenibile delle risorse idriche e la mitigazione dei cambiamenti climatici, in molti casi, sono obiettivi raggiungibili solamente promuovendo un'azione coordinata tra gli agricoltori e gli altri gestori del territorio che operano in una stessa area. I vantaggi derivanti da un approccio collettivo nella gestione degli schemi agro-ambientali sono ampiamente documentati, e riguardano non solo l'efficacia degli interventi, ma soprattutto la capacità di stimolare una serie di innovazioni tecniche, organizzative e sociali che permettono di costruire nuove reti di conoscenza. Il Regolamento dedicato allo sviluppo rurale oltre a porre al centro la questione agro-climatico ambientale come obiettivo trasversale, rimanda a specifiche misure per l'accesso collettivo e, consapevole di alcune criticità di tipo organizzativo e gestionale, riconosce i maggiori costi di transazione per i progetti cooperativi e un supporto specifico per attività di animazione e creazioni di reti a livello territoriale. Quali sono i principali vantaggi di un progetto collettivo agro-climatico-ambientale?
Nell'impianto della nuova politica di sviluppo rurale sono numerose le misure che, in maniera più o meno diretta, possono stimolare e supportare azioni collettive per la gestione delle attività che hanno finalità agro-ambientali. Infatti, una delle novità di questa programmazione, insieme al tema dell'innovazione - che attraverso il PEI e i Gruppi operativi segna un cambiamento di passo nella direzione dell'aggregazione dei soggetti per il raggiungimento di obiettivi concreti - è proprio l'indirizzo chiaro ed esplicito all'interno del Reg. 1305/2013 di elementi che caldeggiano, suggeriscono, propongono vantaggi, specificano modalità e possibilità di accesso ai finanziamenti con approccio collettivo (oltre alla misura dedicata specificatamente alla cooperazione).
Quali sono le misure che prevedono l'accesso anche tramite modalità partecipata (approccio collettivo)? Si farà riferimento a quelle misure che mostrano un legame molto stretto con la tematica agro-ambientale:
La figura 1 mostra i livelli di spesa pubblica totale per le misure considerate (M4, M10, M11 e M16) in termini percentuali rispetto alle risorse complessive dei PSR
La tabella 2, invece, mostra il livello delle risorse finanziarie FEASR per le misure considerate congiuntamente, per regione e per le priorità 4 e 5. Le misure sono state aggregate e valutate come se fossero un'unica entità, una sorta di macro-misura. Considerando le risorse finanziarie destinate a questa macro-misura sul totale di priorità si propone, pertanto, una proxy della propensione regionale verso l'approccio collettivo. Il ricorso a questo tipo di riflessione deriva dal fatto che i Piani finanziari presentati nei Programmi non permettono di isolare la spesa che le regioni hanno ipotizzato di destinare ai progetti collettivi (né ambientali, né per tipologie diverse) . Secondo questo ragionamento, quanto maggiore risulta la quota della spesa della macro-misura sul totale , tanto più probabile sarà l'eventualità che progetti collettivi, sostenibili attraverso le suddette misure, possano attivarsi. Si ottiene così una classifica dell'intensità finanziaria che cambia in base alla priorità considerata. I dati mostrano, da un lato, una certa continuità con la precedente programmazione, dall'altro lasciano intravedere potenziali sviluppi per l'approccio collettivo anche per alcune regioni che in passato non avevano sostenuto strumenti di rete e cooperazione. Per maggiori approfondimenti si rimanda alla pubblicazione "I Progetti Agro-Ambientali collettivi nella Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020" (Rete Rurale Nazionale): http://www.reterurale.it Federica Cisilino
Fonte: PianetaPSR numero 59 marzo 2017
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