NEWS ISTITUZIONALI
Centro Italia chiama UNESCO
Incontro pubblico di presentazione per la candidatura ad area MaB UNESCO dei territori colpiti dal sisma 2016 e delle aree interne dei Sibillini.
Amandola 24 Novembre 2017
COMUNICATO STAMPA
Fin dallo scorso novembre 2016 il gruppo di lavoro del Club per l'UNESCO di Tolentino, affiancato da esperti MaB dell'UNESCO, ha avviato una serie di incontri informali con Comuni, GAL, imprese, Fondazioni, Parchi e Istituti finanziari diventati sostenitori del progetto di candidatura delle aree del cratere a Riserva Mondiale della Biosfera UNESCO.
Il 24 Novembre (scarica il programma) prossimo si terrà ad Amandola la conferenza pubblica di presentazione della candidatura alle ore 14,30 presso l'Auditorio Vittorio Virgili della Carisap in Piazza Risorgimento, la mattina dello stesso giorno sono in programma due workshop di formazione il primo rivolto a funzionari dei Parchi nazionali e regionali e il secondo ai Centri di Educazione Ambientale dei Sibillini e ai gruppi di animazione sociale costituitesi in seguito al sisma del 2016.
“Perché restare in un territorio diventato ostile e visibilmente in via di abbandono? – chiede una signora alla guida che tentava di spiegare quanto il terremoto avesse modificato l’antropologia di borghi e paesi. “Semplicemente perché ci siamo nati” è stata la risposta epigrafica della guida. Una risposta che non concede repliche ma che mette in evidenza quanto la vita di ciascuno sia vincolata alle proprie radici.
Il terremoto del 2016 ha frantumato questo vincolo e ha imposto un cambiamento esistenziale individuale e collettivo sfavorevole alla resistenza, alla rigenerazione.
Il Club per l’Unesco di Tolentino ha voluto inserirsi in questo complesso processo non parlando di ricostruzione, che ad altre istituzioni compete, ma sostenendo la consapevolezza del valore di questi territori e dei suoi abitanti con un programma mondiale dell’UNESCO: il MaB (Man and Biosphere).
L’obiettivo è quello di candidare il “cratere” e le aree interne dei Sibillini a “Riserva Mondiale della Biosfera”. Impegnarsi per ottenere questo riconoscimento significa porre tutta l’area all’attenzione mondiale e mobilitare le risorse di chi resta con quello che resta, creando connessioni locali e globali.
Questo è anche il nuovo paradigma utilizzato nel dibattito europeo e mondiale nell’affrontare le problematiche dello sviluppo, della disoccupazione, dei cambiamenti climatici. Sempre più presenti sono i richiami ai principi della cooperazione, dell’inclusione e di nuove forme di solidarietà tra le città e le aree rurali.
Il MaB non pone vincoli oltre quelli già esistenti nei territori, ma ne tutela e valorizza la ricchezza ambientale, i valori storico, artistici, culturale e antropologici.
Il programma MaB UNESCO rappresenta un modello di sviluppo del territorio ecosostenibile e coinvolge imprese, aziende agricole, aree protette, istituti finanziari, comuni, GAL, nella direzione di sostenibilità ambientale in tempi di crisi e di emergenze climatiche.
Nell'ambito di questo programma l'idea di ricostruzione può fare dei territori colpiti dal sisma una sorta di laboratorio territoriale per la sperimentazione di modelli che rimettano l'uomo al centro del suo rapporto con la natura e forse questa è la vocazione principale delle nostre aree interne e del futuro dei Sibillini. Tutte le istituzioni e i soggetti interessati sono invitati a partecipare all'incontro pubblico di presentazione della candidatura che si terrà ad Amandola venerdì 24 novembre.
Club per l’UNESCO di Tolentino
Iscritto nel Registro Regionale o.d.v. sez. cultura - valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, riconosciuto con DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. BENI E ATTIVITÀ CULTURALI numero 78 del 30 Maggio 2017, ex L.266/91, D.G.R. 1789/2012, L.R.15/2012
Contrada Le Grazie, 37 - 62029 Tolentino (MC) - Italia - Cod. Fiscale: 92018980430
t. 334.3971968 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.clubunescotolentino.it
Misura 19.2.1.2 - Sottomisura a) Attività di animazione per lo scouting di idee imprenditoriali innovative nei settori “smart” e per la contaminazione tra manifattura e cultura del PSL. Pubblicato bando di accesso ai contributi
Il CdA del GAL “Colli Esini San Vicino”, nella seduta del 30.10.2017, ha approvato il Bando di accesso ai contributi di cui alla Misura 19.2.1.2 - Sottomisura a) Attività di animazione per lo scouting di idee imprenditoriali innovative nei settori “smart” e per la contaminazione tra manifattura e cultura.
Destinatari del bando: soggetti pubblici o privati (anche in forma di raggruppamento temporaneo) dotati delle necessarie competenze tecniche e scientifiche e con esperienza nel campo delle attività di informazione e animazione territoriale ed in materia di attività di incubazione/informazione/formazione, appartenenti necessariamente alle seguenti categorie: incubatori di imprese certificati, centri di trasferimento tecnologico riconosciuti da Ministeri o Istituzioni UE, Università, Società specializzate con ampia e comprovata esperienza in materia di incubazione di nuove imprese e gestione di poli tecnologici/incubatori.
Dotazione finanziaria assegnata: € 130.000,00. Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto. L’intensità di aiuto è del 100%. Si applica il regime di aiuto“de minimis” (Reg. UE 1407/2013) (CAR 2464).
Scadenza per la presentazione della domanda di sostegno: ore 13:00 di mercoledì 31.1.2018
La domanda di sostegno dovrà essere presentata solo tramite SIAR all’indirizzo https://siar.regione.marche.it/ a partire da giovedì 30/11/2017.
Per ulteriori informazioni scarica la seguente documentazione:
- Bando Sottomisura 19.2.1.2 Sottomisura a)
- Allegati formato PDF e word
- Scheda aiuto de minimis_19.2.1.2
- Scheda PSL “Colli Esini San Vicino”
Il GAL informa che nella mattinata di mercoledì 4 ottobre gli Uffici rimarranno chiusi.
COORDINAMENTO REGIONALE DEI GAL DELLE MARCHE
I GAL DELLE MARCHE, IL TERREMOTO, LA RINASCITA DELLE AREE RURALI:
UNA PROPOSTA.
Serra Sant’Abbondio (Abazia di Fonte Avellana), lì 1° agosto 2017
Gli eventi sismici che hanno colpito gran parte delle Marche nell’agosto-ottobre 2016 determinano la necessità di aggiornare l’agenda delle politiche di sviluppo territoriale, così come emerso con chiarezza nei recenti incontri di Fabriano e Treia dove si è evidenziata la opportunità di valutare il ruolo dei GAL nella ‘governance’ dello sviluppo locale e la necessità di elaborare una visione strategica che vada oltre le problematiche del contingente e affronti la prospettiva di medio-lungo termine in modo continuato tra aree di crisi ed intero territorio regionale.
In tale contesto, anche la programmazione dei GAL elaborata ai sensi della Misura 19 del PSR 2014-2020 in precedenza agli eventi di agosto-ottobre 2016 sopra richiamati, richiede uno sforzo di adeguamento alle mutate, sopravvenute e maggiori esigenze espresse dalle istituzioni locali e dal sistema produttivo in particolare di quell’ampio territorio regionale definito come “il cratere”.
Per questa semplice considerazione, i GAL delle Marche, tenuto conto del capitale relazionale che negli anni hanno accumulato nei confronti delle istituzioni locali e delle piccole imprese agricole ed extra-agricole, si rendono disponibili a partecipare al processo di riprogrammazione delle risorse, a valere non solo sul FEASR ma anche, in una logica di intervento integrato, su FESR e FSE.
Già nei Piani di Sviluppo Locale (PSL), approvati dalla Regione negli anni 2015-2016, i GAL stanno sperimentando ed attivando una modalità innovativa di programmazione locale degli investimenti, fondata sulla integrazione tra pubblico e privato: è la strategia dei Progetti Integrati Locali (PIL), finalizzata all’esaltazione delle potenzialità del capitale territoriale (patrimonio naturale e culturale, energia sociale della popolazione, sistemi produttivi locali agricoli, turistici, manifatturieri), facendo leva sulla partecipazione diretta delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini a tutte le fasi del progetto:dalla definizione delle strategie, alla attuazione degli interventi, fino alla valutazione finale dei risultati ottenuti rispetto alle attese iniziali.
Questa modalità innovativa, nella attuale fase post-emergenziale che caratterizza in particolare l’area del “cratere”, è ora in grado - a nostro avviso - di rafforzare l’efficacia e l’impatto socio-economico dei fondi comunitari, favorendo le sinergie tra il FEASR, nel cui ambito operano i GAL, e gli altri fondi strutturali FESR e FSE.
Si propone, dunque, di implementare e rafforzare l'approccio di scala sovracomunale – ora in via di sperimentazione/attuazione - grazie allo strumento PIL, facendolo evolvere in uno strumento per la definizione di una pianificazione e programmazione integrata d’area, di iniziativa congiunta tra soggetti pubblici (in primis i Comuni) e le forze economiche e sociali del territorio, finalizzato a sostenere la rigenerazione e la rivitalizzazione dei territori, a cominciare da quelli del “cratere”, avendo a mente, dal punto di vista normativo, l’art. 20, c.1, punto a) del Reg. UE n. 1305/2013 che prevede il sostegno per la stesura e l'aggiornamento di Piani di Sviluppo dei Comuni situati nelle zone rurali e dei servizi comunali di base.
Tali Piani di Sviluppo, su base intercomunale e aventi riferimento ai bacini di utenza dei servizi, potranno avere un carattere programmatico-operativo e di pianificazione territoriale e saranno finalizzati a delineare le strategie generali e l’insieme delle attività, degli interventi, dei progetti e dei programmi compatibili e coerenti con la ricostruzione post-sisma, che i Comuni – d’intesa con altri soggetti pubblici e privati – intendono attivare per promuovere uno sviluppo di qualità degli ambiti urbani e rurali, con priorità alla rivitalizzazione delle funzioni economiche e sociali del territorio.
In tale ottica i GAL, concertandone contenuti e modalità con l'AdG PSR, potrebbero inserire nei loro PSL una specifica Misura per il sostegno finanziario (al 100%) a tali attività di programmazione integrata e pianificazione territoriale, mettendo a punto criteri di ammissibilità e di selezione delle proposte elaborate da raggruppamenti di Comuni, che garantiscano l'alto profilo professionale e scientifico dei gruppi interdisciplinari di progettazione incaricati e l'approccio realmente integrato e coerente con i diversi contesti locali ed i criteri condivisi di ottimizzazione dei servizi e delle dotazioni infrastrutturali.
I GAL, infine, oltre ad apprestare il sostegno finanziario ed a svolgere le funzioni istituzionali di sorveglianza e controllo, potranno altresì mettere a disposizione le loro competenze in materia di animazione territoriale, il loro capitale relazionale, la loro esperienza diprogrammazione dal basso per facilitare i processi di aggregazione ed accompagnare quelli partecipativi che saranno attivati in ogni ambito intercomunale, al fine di una piena condivisione della programmazione, delle sue scelte strategiche, dei suoi percorsi e dei suoi obiettivi.
Tutto ciò al solo fine di utilizzare al massimo ogni energia disponibile a partecipare allo sforzo per il superamento del trauma sisma, per la più sollecita ed efficiente ricostruzione materiale, il ripristino di condizioni di vita “normali” basate su una prospettiva reale di “rinascita” e sviluppo endogeno delle aree rurali.
ASSOGAL-MARCHE Coordinamento regionale dei GAL delle Marche
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